Come Investire I Propri Soldi In Tutta Sicurezza

In molti si chiedono se investire denaro sia una buona idea, e spesso a causa dei rischi correlati o della reputazione di “mondo complesso” del settore finanziario, molti si tirano indietro, preferendo la sicurezza dello stabile, immutabile conto in banca.

Ma se ti dicessi che non è necessario essere milionari, né esperti conoscitori del mondo della finanza per poter effettuare investimenti sicuri? Il settore non è elitario, al contrario di cosa si possa pensare, inoltre al giorno d’oggi, grazie agli avanzati mezzi tecnologici e alla facile reperibilità di informazioni, investire i propri risparmi non è mai stato così semplice!

Certo, bisogna tenere in conto una serie di fattori e non agire alla sprovvista, ma con questa breve guida ti illustrerò le opzioni possibili per investire il tuo denaro in piccole o grandi quantità, a seconda delle tue esigenze.

Come investire soldi in modo sicuro

Prima di tutto, è importante capire qual è la nostra effettiva disponibilità d’investimento e, se necessario, programmare un periodo di risparmio. È necessario fare una stima delle proprie entrate e uscite, capire la propria fonte di reddito principale, fare un elenco dei costi fissi (mutuo, bollette, spese alimentari, benzina…) e delle spese extra (viaggi, cene…). Muoversi in maniera metodica ed oculata è fondamentale, in questo ambito. È importante assicurarsi che si avrà a disposizione denaro extra per ogni emergenza, al di fuori del fondo investito. Questo per evitare che, per un imprevisto, tu non sia costretto a ritirare il denaro investito in un momento di crisi dei mercati, con una conseguente perdita irrecuperabile. Mai dipendere dal denaro investito, e mai investirne di più di quanto si è disposti a perdere!

Constatato che si ha disponibilità di denaro extra - che fino ad oggi è rimasto fermo, immobile, sul nostro conto corrente… - è necessario capire quale tipo di investimento fa al caso nostro. Se è la tua prima volta, affidarsi ad un esperto, come un consulente finanziario fidato è sicuramente l’opzione preferibile. Inoltre, è molto utile trarre informazioni da chi già ha effettuato i propri investimenti, ad esempio leggendo alcune recensioni. Questo ti offrirà un punto di vista esterno ed oggettivo, senza secondi fini o interessi di mezzo, che non potranno che confermare - o smontare - l’affidabilità dell’investimento stesso.

Vediamo adesso le varie possibilità d’investimento.

Investire Con I Conti Di Deposito

Il conto deposito è il modo più semplice e sicuro di investire una somma di denaro. Si tratta di un conto, appunto, che si apre in banca come un conto corrente, ma che funziona da mero “salvadanaio”. Questo significa che non prevede le funzioni di bancomat, carta di credito, e generici pagamenti, bensì ci permette di riporre la nostra liquidità a fronte di una remunerazione. Il procedimento è tanto semplice quanto efficace; si apre il conto, - collegato al nostro conto corrente - a costo zero, e si stabilisce con la banca la clausola libera o vincolata. Col conto deposito libero possiamo accedere alla liquidità in ogni momento, in totale sicurezza, ma il tasso d’interesse è ovviamente più basso. Col conto deposito vincolato, invece, la somma versata è bloccata fino allo scadere del vincolo stipulato, e questo garantisce una rendita maggiore.

Il tasso d’interesse bancario del conto deposito si aggira attorno all’1%, fino addirittura al 3,5%. Sono tassi estremamente alti, se paragonati ad altre tipologie d’investimento. L’unico ragionamento da fare, quindi, è a quale banca affidarsi, perché è senza dubbio una via facilmente percorribile!

Investire In Azioni

Il più conosciuto tra gli investimenti è senz’altro l’azione. Cos’è un’azione? L’azione è una quota del capitale di una società, uno strumento finanziario tramite cui compriamo una piccola fetta di azienda e ne diventiamo soci. Comprare azioni ti garantisce automaticamente diritti amministrativi, cioè avrai la possibilità di partecipare in modo attivo alla vita della società e accedere, ad esempio, agli organi amministrativi della stessa; godrai, inoltre, di diritti patrimoniali, ossia l’accesso - proporzionalmente all’investimento fatto - ai profitti della società. Le azioni sono direttamente collegate alla Borsa: con essa s’intende il mercato sul quale si scambiano i titoli finanziari (che possono essere, appunto, azioni di grandi società, ma anche obbligazioni, valute…). Ma come capire, dunque, quali azioni comprare, come farlo, quanto costano?

Innanzitutto, è necessario esaminare diversi aspetti della società di cui vogliamo comprare azioni, tra cui il prospetto aziendale, il rendimento che la società può garantire all'investitore, le sue prospettive di crescita (potenzialità dell’azienda) e le news che circolano a riguardo. Le azioni di una società quotata in borsa sono acquistabili in diversi modi: tramite la tua banca, presso lo sportello od online, o tramite broker, sempre in rete. Inoltre, non esiste un prezzo definito, ma le quotazioni possono essere monitorate costantemente, ad esempio sulla borsa italiana.

È un investimento da pianificare con cura e preferibilmente nel lungo termine, perché soggetto a molti rischi. Facciamo un po’ di chiarezza generale, partendo da alcuni termini che ricorrono nell’ambito finanziario e che, un non esperto, potrebbe trovare ostici. Investire in azioni non prevede una diversificazione. Questo significa che i tuoi soldi sono investiti in una società, un’unica fonte di guadagno. Le azioni sono soggette alle fluttuazioni di mercato, ed è necessario essere pazienti: non vedremo profitti nell’immediato, ma anzi è probabile che vadano in perdita prima di risalire. Il consiglio, quindi, è quello di pianificare nel lungo termine e non ritirare le proprie azioni al primo calo. L’altro consiglio è quello di investire in diversi tipi di azioni, in modo da diminuire il rischio e assicurarsi da eventuali perdite coi guadagni delle altre azioni.

Investire In Obbigazioni

Un’altra possibilità è quella di investire in obbligazioni. Le obbligazioni sono anch’esse titoli finanziari, emesse da una società per reperire capitale da reinvestire. La società emetterà, dunque, un titolo di debito; l’acquirente e investitore comprerà un titolo di credito. Chi investe in obbligazioni ha il diritto di ricevere indietro la somma investita maggiorata di un interesse, cioè l’utile spettante all’investitore. A differenza delle azioni, le obbligazioni non condizionano l’acquirente a partecipare al rischio d’impresa; allo stesso tempo, però, non garantiscono i diritti amministrativi delle azioni. Sono considerati titoli finanziari piuttosto sicuri, tanto che in inglese vengono chiamati bond. Chi emette le obbligazioni, chi le può acquistare, come bisogna procedere?

Le obbligazioni vengono emesse da società private, banche, enti pubblici e dallo stato (titoli di stato). Possono essere a tasso fisso o a tasso variabile, ed è in base a questi che varia sia il rischio che il rendimento dell’acquirente. Se il tasso è fisso, l’investimento è sicuramente più affidabile, ma il rendimento più basso. Se invece è variabile, il rendimento potrebbe aumentare sostanzialmente, ma il rischio che l’acquirente corre sarà più alto. L’interesse conseguito è definito dalla cedola, che decidiamo di sottoscrivere per un determinato tempo - solitamente è trimestrale, semestrale o annuale - e che ci garantisce l’utile predefinito.

Investire In Fondi Comuni

Ho accennato poco fa alla diversificazione. Ecco, se le azioni e le obbligazioni non permettono molto margine per diversificare l’investimento, i fondi comuni di investimento godono invece di tale pregio. Ma facciamo un passetto indietro; il fondo comune rientra nell’organismo di investimento collettivo del risparmio. Sarebbe a dire che il denaro di diversi investitori viene radunato per essere gestito da professionisti del settore (le SGR, Società di Gestione del Risparmio) ed essere investito nel mercato sulla base della diversificazione, appunto. Questo consente di diminuire il rischio, al contrario di un investimento in una singola azione od obbligazione, ma prevede allo stesso tempo delle commissioni più elevate, proprio perché sono professionisti che gestiscono le operazioni personalmente.

È una buona possibilità anche per i piccoli risparmiatori, che avranno modo di investire il loro capitale e programmare un obiettivo di guadagno in base alla propria propensione al rischio. Il capitale dei risparmiatori formerà il patrimonio, e tutti gli investitori del patrimonio detengono uguali diritti ed utili e perdite proporzionali alla quantità di quote acquistate.

Esistono cinque macro categorie di fondi investimento: fondi liquidità (o monetari), fondi obbligazionari, fondi azionari, fondi bilanciati e fondi flessibili. I fondi liquidità sono caratterizzati da investimenti in titoli di debito a breve scadenza (3-6 mesi) ed il rischio è piuttosto basso; i costi di commissione, peraltro, sono relativamente minori. In base alla rischiosità, dopo i fondi liquidità si collocano i fondi obbligazionari; la differenza sta nel periodo più lungo, solitamente oltre i 3 anni, e il rendimento è maggiore. I fondi azionari sono, come indica il nome, quei fondi dove il patrimonio viene investito principalmente in azioni (per il 70%), dunque legati alle fluttuazioni di mercato; il rischio sarà sicuramente più elevato, il rendimento potenzialmente più alto e l’investimento è da pianificare nel lungo periodo, in genere almeno 10 anni. I fondi bilanciati sono i fondi che prevedono investimenti sia in azioni che in obbligazioni, il rischio è “intermedio” e il periodo d’investimento ideale è il medio-lungo; lo svantaggio è che è difficile scindere gli utili (e perdite) che derivano dalle azioni e dalle obbligazioni. L’ultima macro-categoria, i fondi flessibili, si riferiscono a quei fondi comuni che prevedono investimenti sia in azioni che in obbligazioni, come i bilanciati; la differenza sta nell’autonomia decisionale totale: è possibile investire totalmente in azioni o totalmente in obbligazioni, senza alcun vincolo di bilanciamento.

I rischi dei fondi comuni, dunque, tralasciando la dipendenza dalle fluttuazioni del mercato sottostante, sono limitati; è necessario valutare il gestore a cui affidi il tuo denaro e il momento più propizio in cui “entrare nel mercato”. Oltre a ciò, sono una buona modalità di investimento, accessibile a chiunque!

Investire Nel Settore Immobiliare

Non è solo la moneta ad essere redditizia tramite investimenti; un modo sicuro per aumentare le tue entrate è senza dubbio dato dagli investimenti immobiliari. Certo, è un’opzione non adatta a chiunque, perché implica una spesa iniziale non da poco, e una capacità di gestione dell’immobile non semplicissima. Allo stesso tempo, l’immobile è un qualcosa di stabile e concreto, e se sfruttato al meglio può fruttare guadagni sicuri. Ma andiamo con ordine.

L’investimento nell’immobiliare implica l’acquisto di un immobile, sia esso una casa, un hotel, un ufficio, una cantina; insomma, un qualunque edificio o terreno. Gli investimenti possono essere residenziali o commerciali, a seconda della natura dell’immobile stesso.

L’investimento dell’immobile residenziale è sicuramente il più comune e tradizionale. Si intende, quindi, acquistare un’immobile adibito all’abitazione per poi metterlo in affitto o rivenderlo (dopo ristrutturazione, se necessaria). L’opzione dell’affitto è la più semplice e ti permette di ottenere, in un periodo relativamente breve, un’entrata fissa mensile. Facile, no? Beh, lo è, ma bisogna comunque tenere in conto alcuni fattori, per evitare di incappare in fregature o finire sommersi da problematiche dell’immobile, a scapito del profitto. Innanzitutto, è necessario conoscere la zona della città nella quale vogliamo acquistare. È importante capire l’evoluzione della zona, se si tratta di un centro città sempre appetibile, o di un’area periferica soggetta a miglioramenti che attireranno nuovi cittadini, e così via. Inoltre, è fondamentale riuscire a valutare l’immobile che vogliamo acquistare e individuare eventuali necessità di restauro. La restaurazione di una casa può essere più costosa del previsto, ed è importante elaborare un progetto d’azione calcolando i costi necessari. Altrimenti, rischiamo di riuscire ad affittare l’immobile con successo ma essere sommersi da eccessivi lavori di riparazioni e manutenzioni in un secondo momento. Un’altra possibilità è quella di affidare la gestione dell’immobile ad un’agenzia a seguito dell’acquisto, ma ovviamente il costo delle commissioni andrà ad incidere sul rendimento. L’opzione della vendita, invece, è un altro paio di maniche. Coloro che comprano un immobile per rivenderlo ad un prezzo maggiorato vengono chiamati flipping. È uno scenario allettante, ma implica conoscenze più sottili del mercato in cui agiamo. Bisogna conoscere a fondo l’area in cui andiamo ad acquistare, le imprese a cui ci affideremo per la ristrutturazione e i relativi costi, e a chi andremo a rivendere. Come al solito, più rischio significa più utile.

Insomma, ce n’è per tutti!

Queste sono solo alcune delle principali strategie di investimento, da conti deposito a criptovalute. In un periodo come quello attuale, con una situazione pandemica globale, la disoccupazione che aumenta e le insicurezze che schizzano alle stelle, effettuare investimenti sicuri può dare una svolta decisiva alla tua vita. Valuta ciò che fa al caso tuo, armati di pazienza e tenacia e agisci!

Per Caterina

Condividi